Steel works

There is an excess of objects which cross the threshold of Art and Design. This excess is linked to mere aesthetics, dimensions and perception before practicality. However, Eugenio Moi’s mirrors are not only a work of art, they are functional too. The sense of perception involved is also of contemplation, vision. You reflect yourself on their polished surfaces, extracted in a perfect circle of reflective steel. Futhermore, each time you look at yourself you become a contemporary artist , you are a fleeting portrait. The artistic work on the steel discs adorn and decorate your image. Coarse cords which exult achievement and bonds, soft leather filaments rhythmically intertwined elliptic and flaming   red cloth embroidered in cross stitch depicting temptation and the forbidden, tangled threads which flower from the cold polished steel, insinuating that the cohabitation of difference is not possible, it is beautiful. When design exceeds in achieving extrinsic qualities it mirrors art, so much so that it becomes unrecognizable.

Acciai

C’è un’eccedenza negli oggetti d’uso, che li colloca sulla soglia tra arte e design. Questa eccedenza è legata alla dimensione prettamente estetica dell’oggetto, alla sua percezione prima che alla sua fruibilità. Gli specchi di Eugenio Moi sono un’opera d’arte, e sono anche funzionali. Il senso percettivo coinvolto è sempre quello della contemplazione, la vista. Con uno specchio però, non si guarda soltanto: ci si guarda. Ci si riflette nitidamente sulle loro superfici levigatissime, estratte in un tondo perfetto da una lastra di acciaio riflettente. Ogni volta che ci specchia si diventa artisti temporanei, ci si fa un ritratto, benché fuggevole. Gli interventi artistici praticati sui dischi di acciaio decorano il nostro ritratto, così che ne siamo decorati noi stessi. Corde grezze che cantano approdi e legami, morbidi filamenti in cuoio tessuti ritmicamente in punti equidistanti sul più impossibile dei supporti, intarsi ellittici e fiammeggianti di tela rossa ricamati a punto croce che si fanno notizia di divieto e tentazione, grovigli inestricabili che affiorano come liberati dalla politezza severa e fredda, argentea del metallo, insinuano che la convivenza delle alterità non è possibile, è bellissima. Quando il design eccede, ospitando qualità non intrinseche, si specchia nell’arte. Così tanto da non riconoscersi più.